L’AMORE PER IL VINO: OMAGGIO AI VIGNAIOLI
1 Giugno 2020
Il prodotto finale è sempre una bottiglia di buon vino che più è schietto più francamente parla al cuore. Salutare, il nettare d’uva fermentato, mette allegria e buon umore tra vecchi amici o perfetti sconosciuti. Ma in vigna, ogni gesto è un atto d’amore espresso per viti conosciute una ad una, da mani che ogni giorno le accarezzano, da occhi che si innamorano dei loro colori e da cervelli che si inebriano dei loro profumi.
Dalle più giovani barbatelle alle piante madri, la cura e l’amore per i filari, rappresenta l’impegno di una vita, di chi si felicita dell’invaiatura e della maturazione di ogni singolo acino.
Così entro in un podere antico portando con me un libro che mi è molto caro, ne sfoglio le pagine e mi soffermo su parole scandite lentamente:
“Dolci pendii…”
I miei occhi per un attimo si chiudono e in rapidissimi istanti rivedo luoghi a me cari: le Langhe, il Monferrato, le colline di Valdobbiadene, gli emozionanti paesaggi delle colline senesi e inizio a sognare.
Quando riapro gli occhi ho ancora dentro di me la voce di quelle famiglie contadine che da infinite generazioni coltivano terra e vigneti con straordinario amore. Riprendo a leggere.
“Molto lavoro per sfrondare le foglie
Che tolgono luce ai grappoli
Libera dai rami secchi
Proteggi quelli nuovi
Ti ferirai e sanguinerai
Ma ogni gesto porterà dei frutti
Ogni passo nella polvere sarà
Un passo sul verde prato della gioia”.
Così comprendo quanto sia prezioso il lavoro di chi coltiva la terra e la nutre con il suo rispetto e le sue cure. A queste famiglie ancestrali, a questi uomini umili va il mio grazie, la mia gratitudine. Mi emoziono e rubo avidamente altre parole che mi insegnano la vita.
“La fatica è solo la gioia di esserci
Ogni stagione porta il suo dono
All’inizio del lavoro
Ti sollevi sulle punte per gli irraggiungibili grappoli
Loro gioiscono dei tuoi sforzi
Alla fine ti curvi verso di loro con sollecita cura
Nel mezzo coll’ogni aspetto della vigna
Nel mezzo sussurri parole d’amore ai grappoli maturi
Sussurri parole di forza ai grappoli nascenti
Sussurri grazie a tutto il creato
Piegati, sollevati e resta in osservazione e ascolto
La chiami fatica?
Noi la chiamiamo estasi”.
Respiro e richiudo così pagine preziose e uniche.