Cosa non mangiano gli stranieri…in Italia
29 Settembre 2019
Ha fatto scalpore sui giornali italiani la notizia del ristorante romano che ha ricevuto una multa per aver inserito nel conto ben 80 euro di mancia.
Ma al di là che in certi Paesi si inserisce la parola “servizio”, che non è la mancia, e considerato che non è nemmeno obbligatorio lasciare una quota per il servizio, vediamo alcune abitudini a tavola dei clienti stranieri che vengono in Italia.
Americani: prediligono sale con aria condizionata, desiderano un servizio veloce, ma accostano volentieri spaghetti e cappuccino, oppure patate fritte e yougurt. Sono abituati a lasciare la mancia (negli USA è un obbligo praticamente ed ha una “forbice” che va dall’8 al 100% del valore del conto).
Tedeschi: anche loro bevono volentieri il cappuccino nelle ore più impensabili (ad esempio dopo il pasto). Sono puntuali, preferiscono pietanze con pochi grassi e dolci con poco zucchero. Lasciano la mancia solo se soddisfatti del servizio. Potrebbero chiedere anche il coltello per tagliare le lasagne.
Inglesi: non sopportano gli animali in sala e nemmeno le grida dei bambini. Sono riservati durante il pasto e tranquilli. Si imbarazzano ai complimenti e non perdonano chi sbaglia il loro cognome.
Francesi: poco amanti della pasta, preferiscono locali d’atmosfera, arredamenti di classe, luci e scenografie elaborate. In Francia sono molto diffusi i piatti a base di verdure e le salade, condite con varie salse. Non sono altro che insalate semplici e composte.
Cinesi: in Italia preferiscono assaggiare piatti rari e bevande famose. Potrebbero aspirare rumorosamente la minestra con qualche rumore di stomaco, ma non sopportano gli starnuti in loro presenza. Non usano lasciare mance.
Olandesi: amano pasteggiare in sale silenziose e senza bambini. Come i tedeschi, sono puntuali con gli orari di apertura delle sale ristoranti. Amano sorseggiare il vino dopo cena.
Giapponesi: gradiscono tutto il made in Italy e sono curiosi di assaggiare ogni tipicità. Apprezzano molto il pesce crudo ed il servizio curato e silenzioso. Non lasciano mai la mancia.
Russi: non amano piatti abbondanti ma quantità di varietà delle portate. I loro brindisi sono rumorosi ed i loro abbinamenti con il vino rosso ed il pesce sono discutibili. Spesso lasciano mancie molto consistenti.
Musulmani: evitano la carne di maiale e i derivati. Così anche molluschi e volatili. L’alcol è bandito, non prediligono le bibite gassate ed i succhi di frutta.
Tratto dal modulo 2 del libro di Alessio Orsini (Bulgarini editore)