Job Hospitality

Cerca Offro lavoro nel mondo del turismo.

COME VALUTARE LE CANDIDATURE DEI CV

Il curriculum è l’ultimo degli aspetti che conta, in una fase definitiva di valutazione. Li non trovi gli elementi che contano veramente: l’identità della persona, le attitudini, le potenzialità, le performance, le motivazioni.
Il cv, hanno sicuramente un senso, come traccia, soprattutto nella fase di scrematura delle candidature, qualora fossero richiesti requisiti di base ben definiti, dai quali non di può transigere: titolo di studio, iscrizioni ad albi professionali, certificazioni.

Pertanto, una volta raccolte le candidature, ha inizio la fase di pre-valutazione, quindi la scrematura dai cv ricevuti. Quando si ricevono tantissimi CV, ovviamente non è possibile convocare tutti, bisogna ottimizzare i tempi, attraverso un sistema che ci permette di creare un database funzionale. La fase di scrematura si focalizza sui parametri ritenuti indispensabili per il committente, motivazione o altri elementi positivi, potrebbero rientrare nella fase successiva di valutazione.

Per facilitare il lavoro e rendere i dati disponibili anche per un futuro, personalmente, suddivido le tipologie di candidature in 3 macro aree, proprio per evitare di perdere delle opportunità per via delle urgenze e dei tempi sempre molto stretti.

Le tre macro aree sono:
IDONEI
NON IDONEI
STAND BY

Per evitare di sprecare carta e inchiostro, la prima operazione di scrematura avviene esclusivamente in modalità digitale. Creo nel pc tre cartelle nelle quali inserisco i cv ricevuti.

IDONEI

Tutti quei profili che presentano le caratteristiche richieste dal committente. Se siamo stati bravi in fase di analisi del profilo, sarà abbastanza semplice individuarle in tempi stretti. Non soffermiamoci troppo sul cv, una volta appurata l’idoneità, inseriamo la candidatura nella cartella, e passiamo alla prossima. Ritorneremo in un secondo momento per la valutazione della convocazione.

I NON IDONEI

In questa cartella, andiamo ad inserire tutti quei profili, che palesemente non hanno niente a che vedere con quel profilo. Ad esempio, se stiamo cercando uno chef di cucina con 10 anni di esperienza, ovviamente se ritieni che questo è un dato minimo che si deve rispettare, tutti i candidati che non rispecchiano i parametri dell’annuncio che hai inserito, vengono inseriti qui.
Attenzione però, il candidato potrebbe essere interessante per altre mansioni, quindi finita la selezione ed inserito il collaboratore, ritornate su quei cv e valutate la possibilità di inserirlo nel vostro database aziendale per una futura convocazione conoscitiva.

STAND BY

I candidati che invece non vi conoscono subito, che sembrano non possedere tutte le caratteristiche, o che non sono ben specificate, quindi potrebbero averle, ma per via di una pessima compilazione del cv non sono emerse, vanno inseriti in una cartella stand by, ovvero in attesa di revisione. A questo punto, avviene l’analisi più approfondita di tutti i profili “spendibili”, ovvero in linea con la richiesta del committente. L’obiettivo di questo lavoro, è la convocazione dei candidati.
Non fate l’errore di non esaminare bene ogni singolo profilo e vi consiglio di attuare un piano d’azione.

COSA SIGNIFICA?

Una scena vista mille volte in azienda, durante i colloqui di selezione, è questa:

Il candidato arriva puntuale in azienda, spesso aspetta che il “RECRUITER” sia disponibile, entra nella stanza, saluta, sia accomoda ed attende.

Il “RECRUITER”, lo guarda, prende il CV in mano e dice:

Allora lei è il sig. “Pinco Pallo”, aspetti che guardo il suo cv…
Quindi, mi dica.

Mai affrontare un colloquio di selezione, senza avere un piano preciso e conoscere esattamente quali informazioni si vogliono ottenere e cosa approfondire.